2084. La fine del mondo

2084. La fine del mondo Boualem Sansal


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2084. La fine del mondo





NellAbistan un impero cosí vasto da coprire buona parte del mondo 2084 è una data presente ovunque, stampata nel cervello di ognuno, pronunciata in ogni discorso, impressa sui cartelli commemorativi affissi accanto alle vestigia dello Shar, la Grande Guerra santa contro i makuf, i propagandisti della «Grande Miscredenza». Nessuno sa a che cosa corrisponda davvero quella data. Qualcuno dice che ha a che fare con linizio del conflitto, altri con un suo particolare episodio. Altri ancora che riguardi lanno di nascita di Abi, il Delegato di Yölah, oppure il giorno in cui Abi fu illuminato dalla luce divina, al compimento del suo cinquantesimo anno di età. In ogni caso, è da allora che limmenso paese, che era detto semplicemente il «paese dei credenti», fu chiamato Abistan, il mondo in cui ci si sottomette gioiosamente alla volontà di Yölah e del suo rappresentante in terra, il profeta Abi. La Grande Guerra santa è stata lunga e terribile. Le sue tracce sono religiosamente conservate: edifici sventrati, muri crivellati, interi quartieri sepolti sotto le macerie, enormi crateri trasformati in immondezzai fumanti. Tuttavia, larmonia più totale regna ora nelle terre dellAbistan. Nessuno dubita delle autorità gli Onorevoli e gli Adepti della Giusta Fraternità e i membri dellApparato così come nessuno dubita che Yölah abbia offerto ad Abi di imprimere un nuovo inizio alla storia dellumanità. Labilang, una nuova lingua, ha soppiantato tutte le lingue precedenti, considerate stolti idiomi di non-credenti. Le date, il calendario, lintera storia passata dellumanità non hanno ormai più alcuna importanza e senso nella Nuova Era, e tutto è nella mano di Yölah. Yölah sa le cose, decide del loro significato e istruisce chi vuole. Agli uomini non resta che «morire per vivere felici», come recita il motto dellesercito abistano. Perché, però, dubbi e sospetti si insinuano nella mente del trentacinquenne Ati al ritorno a Qodsabad, la capitale dellimpero, dopo anni trascorsi in un sanatorio arroccato su una montagna? Perché nel suo cuore si fa strada la tentazione di attraversare la Frontiera, al di là della quale, si dice, vivano i Rinnegati, i makuf, i propagandisti della Grande Miscredenza capaci di tutto? Ispirato alla celebre opera di George Orwell 1984, 2084. La fine del mondo, narra di un mondo futuro dove tutti gli incubi del presente sembrano realizzati nella forma di una feroce teocrazia totalitaria. Romanzo vincitore del «Grand Prix du roman de lAcadémie française». «Un successo planetario... ambientato in un futuro prossimo in cui il mondo libero è stato soggiogato da uno stato totalitario, lAbistan, che controlla le menti, ha cancellato il passato e ha reso tutti schiavi». la Repubblica «Una teocrazia che somiglia molto a 1984 di Orwell. In Francia il romanzo sul futuro dello scrittore algerino Boualem Sansal fa già discutere come quello di Houellebecq». lEspresso «Benvenuti nellAbistan, dove Sottomissione sembra quasi dolce». Il Foglio 2084.La fine del mondo è molto più feroce del mio Sottomissione. Michael Houellebecq

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João gregorio
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03/02/2021 12:09:15

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