«Sublime». «the new york times» «Il miglior romanzo storico della letteratura contemporanea». «the washington post» «Un sequel ancora più serrato, teso, a tratti brillante e spaventoso». «the observer» «Hilary Mantel sa che ciò che rende vitale la narrativa non sono i dettagli accurati, ma quelli animati, e che i romanzieri sono creatori, non medici legali, delle vicende umane». «the new yorker»