Banalità. Luoghi comuni, social network e semiotica

Banalità. Luoghi comuni, social network e semiotica Stefano Bartezzaghi


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Banalità. Luoghi comuni, social network e semiotica





La banalità è il nostro nuovo demone. È da questultima che vogliamo rifuggire, come dalla noia, ma è questa stessa fuga a renderci sempre più banali (e noiosi, e annoiati). Per i luoghi comuni proviamo esplicite repulsioni e recondite attrazioni, la nostra idea di successo è che tutti notino come siamo bravi a svincolarci, almeno momentaneamente, da essi. In queste pagine Bartezzaghi si arrischia a seguire due convinzioni. La prima è che abbiamo sbagliato spauracchio e che convenga invece cercare di avere un buon rapporto (come oggi si dice) con la banalità, nostra e altrui. Come accade con le persone, per avere un buon rapporto con qualcuno occorre guardarlo in faccia, conoscerlo, rivolgersi a lui con schiettezza. Dobbiamo farci amica la banalità. La seconda convinzione è che i social network oggi sono un ambiente particolarmente adatto a farcela guardare in faccia e a conoscerla.

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João gregorio
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27/05/2021 13:58:00

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