Dizionario degli dei. Mediterraneo, Eurasia, Estremo Oriente

Dizionario degli dei. Mediterraneo, Eurasia, Estremo Oriente Mircea Eliade


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Dizionario degli dei. Mediterraneo, Eurasia, Estremo Oriente





Comincia la straordinaria avventura nel sacro che questo libro ci invita a percorrere attraverso sentieri spesso poco conosciuti ma in cui riusciamo, malgrado le differenze, a riconoscerci. Quando nascono gli dei? Nel Vicino Oriente lHomo sapiens sapiens ha compiuto un notevole e subitaneo progresso, assicurando il passaggio decisivo verso lumanità moderna. Tale avvenimento si articola in tre livelli: sedentarizzazione, cultura, religiosità. La sedentarizzazione è un processo progressivo di stanziamento sul suolo in agglomerati di abitazioni, costruite da comunità umane che vivono delle risorse di un ambiente naturale favorevole, dando origine così al villaggio agricolo, base della futura civiltà urbana. I primi villaggi natufiani del IX millennio a.C. ne sono un esempio, sebbene non conoscessero ancora lagricoltura. A partire dall8000 a.C. lumidificazione del clima rende le steppe circostanti molto ricche di graminacee e favorisce la proliferazione naturale di cereali selvatici. Lagricoltura non doveva perciò rispondere direttamente a una necessità alimentare, ma allinterno della società preneolitica, in continua espansione a causa dellaumento della popolazione, si poneva ormai un problema di equilibrio. La comparsa dellagricoltura sembra essere la soluzione a tale problema, perché i campi coltivati costituiscono un luogo di lavoro collettivo e simultaneo. È alla fine del Natufiano, allantivigilia dellinvenzione dellagricoltura, che assistiamo alla «nascita degli dei». Intorno all8000 a.C., nella regione dellEufrate, figure antropomorfe femminili affiancano sempre più spesso le espressioni artistiche che raffigurano principalmente forme animali proprie del Paleolitico recente. Dopo averne compiuto uno studio sistematico, Cauvin non esita a scrivere che allinizio dellVIII millennio, in un ambiente paesano sedentarizzato ma che ancora non conosce lagricoltura, vediamo ritrarre la figura che sarà la «Grande Dea orientale». La sua comparsa non simboleggia perciò unidea di fecondità agricola che si preciserà più tardi ma un nuovo senso del divino. Intorno al 7000 a.C. una seconda figura umana maschile accompagna talvolta la dea, ma occorrerà attendere fino al vi millennio per trovare questo dio nel pantheon neolitico.

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João gregorio
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