Che cosa significa pensare lEuropa a partire dalla sua assenza originaria? E che cosa comporta raccontarla al di là delle definizioni di identità e di appartenenza? A queste domande rispondono con le loro provocazioni, e non senza ironia, i tre saggi narrativi di Yoko Tawada presentati in questo volume, nei quali lEuropa si rivela terra di Babele, ignara dogni frontiera linguistica e culturale. Con la sua scrittura sempre straniera, mossa dalla curiosità e dal desiderio, Tawada si mette alla ricerca delle tracce nascoste dellEuropa, ne interroga la fisionomia, persino linesistenza, la osserva ora con un paio di occhiali giapponesi, ora con lo sguardo trasognato della fiaba, e intanto compone il ritratto inedito di un continente assai più vasto e più libero di quanto i suoi presunti confini vogliano credere.