Eddie Feathers è un bambino timido e balbuziente nato in Malesia da un funzionario coloniale inglese e trasferito dautorità nella madrepatria per compiervi gli studi. Sir Edward Feathers è un celebre ex avvocato nonché stimato ex giudice, ormai in pensione, che affronta la vecchiaia nel suo buen retiro del Dorset dopo una brillante carriera trascorsa nel possedimento inglese di Hong Kong. Tra questi due aspetti dello stesso personaggio cè una vita intera, uninfanzia difficile, una maturità conquistata a fatica sullo sfondo della seconda guerra mondiale e della fine del Raj. Lopera di Jane Gardam è un quadro impressionista, tanto è il predominio delle sensazioni; è un affresco di atmosfere estremamente british raccontate con grazia, umorismo e nostalgia. Lo stile perfetto dellautrice ci accompagna in una successione mozzafiato di episodi toccanti dove i flashback si mischiano con i ricordi, dove il delirio senile si confonde con la saggezza dellesperienza, dove la costante ricerca di un briciolo damore si scontra con il formalismo e la rigidità di intere generazioni britanniche che alla salvaguardia del Raj hanno sacrificato i più elementari affetti familiari. Un libro spietato e commovente insieme, pervaso dal sottile humour inglese, che ci porta curiosamente a considerare la vecchiaia, spettro dei nostri tempi edonistici, come nientaltro che una versione dellinfanzia: i due estremi si toccano, lirrazionalità infantile o senile ci fa sorridere mentre volenti o nolenti ci troviamo a riflettere, forse con una punta damarezza, sulletà adulta che costituisce il grosso dellesistenza.