Per lungo tempo lOccidente ha rappresentato lidea politica di maggior successo, grazie alla quale è stato possibile conseguire livelli di stabilità, pace e progresso impensabili in epoche precedenti. Oggi questidea è oggetto di pesanti minacce, non dallesterno ma dallinterno. LOccidente paga infatti lo scotto di una grave mancanza: aver smesso di garantire ai suoi cittadini quello che si aspettano dai propri governi equità, prosperità e sicurezza. Si spiega così lemergere di personalità e forze politiche che incarnano valori assolutamente antioccidentali. Valori che rischiano di distruggere le conquiste faticosamente raggiunte finora. Di fronte allinstabilità globale e alle tensioni economiche sembra che la reazione immediata sia chiudere i confini e far ricorso al nazionalismo xenofobo. Ma non è ancora troppo tardi per invertire questa tendenza. Bill Emmott esorta a resistere lasciando aperte la mente e le frontiere. Per più di cento anni filosofi e statisti hanno predetto la fine dellOccidente che ha invece dimostrato flessibilità, capacità di adeguarsi ai cambiamenti e di evolversi. Se lidea di Occidente prevarrà, dovremo perseguire con maggiore convinzione i suoi valori fondanti e tenere a mente un punto essenziale: senza apertura, lOccidente non può prosperare; senza uguaglianza, non può durare.