Tragico tascabile

Tragico tascabile Guido Ceronetti


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Tragico tascabile





Da sempre il Tragico e Guido Ceronetti si rispecchiano luno nell'altro, e oggi formano una perfetta coppia aristotelica che il destino attende, sfinita, in un sobborgo di Atene padre e figlia, Antigone e il vecchio, sacralmente reietto, Edipo. Ma occupa principalmente il lavoro di ricerca dello scrittore un'appassionante domanda: «Che cosè tragico». A differenza del Tragico classico, che è nobile sempre e appartiene all'esistenza e all'Occidente, il Tragico tascabile ha battute banali, che la storia sgombra tra i suoi detriti e ha infiniti motivi per piangere. Più di Fedra preda di Venere, più di Amleto mancato vendicatore di sangue. Tascabile: è il tragico che compri alledicola, quel che ti fulmina da una telefonata. Ceronetti, con la sua lanterna, lo scopre, lo spiuma, lo seleziona. E perché una finestra sillumina di tragico e altre dieci, spesso più forti nel gridare la loro pena, restano buie? E chi decide che cos'è tragico e ciò che non lo è? I vagabondaggi dell'autore in cerca del nascosto fungo tragico sconosciuto valgono come testimonianza, ma si perdono nell'insolubile. A differenza di quello di Sofocle, l'Edipo tascabile non arriverà mai a Colono.

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João gregorio
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20/09/2021 13:14:18

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